domenica 22 marzo 2009

Un futuro già vecchio

Un articolo dal numero 6 di Pecora Nera. Un bel futuro al nucleare...

Un futuro già vecchio
Sono passati poco più di 21 anni dal referendum sul nucleare, più o meno la stessa età di chi vi scrive. 21 anni fa l'Italia disse no al nucleare, sicuramente influenzata dal disastro di Cernobyl, sicuramente con la paura che un disastro del genere potesse accadere nel nostro Paese. Ma i pronuclearisti hanno la risposta pronta: con tutte le centrali che ha la Francia se dovesse accadere un disastro l'Italia sarebbe colpita in pieno. Io sinceramente questa risposta non la capisco...sarà per la mia giovane età, o forse sarà per il mio essere ingenuo, ma non capisco questa risposta perchè è come se il mio vicino di casa dormisse con una bomba sotto il cuscino -quella bomba lo fa dormire bene- e quindi siccome la sua bomba se esplodesse distruggerebbe anche me e la mia casa, anch'io per dormire bene mi dovessi mettere una bomba sotto il cuscino. Il ragionamento non fa una piega.
Ma oramai tutto ciò è superato. Non si parla più di disastri, le centrali ora sono sicurissime! Ma evitando di citare gli svariati "incidenti" di qualche centrale francese e cinese rimane un problemino da poco: le scorie.
Anche la centrale più moderna, anche quella di quarta o quinta generazione produce scorie, e queste scorie sono radioattive. Il nostro governo dà poco peso a questa obiezione, dice che si occuperanno delle scorie come fa ogni altro paese nuclearizzato. Interessante, potremmo usarle per fare proiettili -c'è giusto qualche controindicazione per i nostri soldatini- come hanno fatto gli USA, oppure potremmo lastricare le strade di qualche Paese Africano come ha fatto la Francia. E' una cosa allucinante e senza senso il fatto che l'Italia parli del nucleare come del futuro: se il progetto parte le centrali dovrebbero essere pronte fra una 15ina d'anni -senza contare i ritardi tipici del nostro Paese- e l’Uranio è una risorsa limitata e scarsa quanto il, se non più del, petrolio. Negli Usa continuano a studiare nuovi metodi per produrre energia col nucleare, questo è vero, ma non costruiscono una centrale dal 1970!
Esistono tantissime fonti di energia rinnovabile, che con la nostra geografia potremmo sfruttare appieno ma invece di guardare al futuro rimaniamo ancorati ad un passato che ci sta soffocando. Prima che il cuscino ci venga premuto forte sulla bocca gridiamo il nostro dissenso per quello che ci viene imposto con così poca lungimiranza da una classe politica incancrenita.

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