mercoledì 29 aprile 2009

... Soltanto la verità


pubblichiamo il comunicato degli antifascisti cagliaritani sui fatti di sabato:

Con questo comunicato intendiamo chiarire la nostra posizione e la realtà dei fatti accaduti nei pressi di via Sonnino il pomeriggio del 25 aprile.
Innanzitutto vogliamo sottolineare alcuni punti sul corteo di chiaro stampo neofascista organizzato dal coordinamento “ Continuità ideale”, espressione dell’unione dei vari movimenti/partiti che vanno dalla Fiamma Tricolore sino ai giovani di Alleanza Nazionale, passando per Forza Nuova e Sardegna Skinheads:
la costituzione italiana proibisce l’esposizione di simboli, slogan e ideologie che si rifacciano chiaramente al fascismo, per questo tale corteo doveva essere vietato. Inoltre le rivendicazioni stesse del corteo, ovvero l’abolizione del 25 aprile, richiesta dai gruppi neofascisti in quanto per loro quel giorno dovrebbe essere ricordato più come “ lutto nazionale” che come festa, e la commemorazione dei combattenti della repubblica di salò, sono anch'esse riconducibili al reato di apologia del fascismo. Nonostante tutte queste chiare motivazioni che avrebbero dovuto portare la questura a vietare lo svolgimento del corteo, la parata nazi-fascista e’ stata autorizzata come una qualsiasi altra manifestazione in un qualsiasi giorno dell’anno.
Per questo, come antifasciste e antifascisti, abbiamo ritenuto nostro dovere scendere in piazza per opporci a questa manifestazione. Costretti dagli eventi abbiamo indetto un sit-in nella centrale piazza Gramsci luogo della conclusione del corteo dei fascisti, sperando che Questura e Prefettura si ravvedessero in extremis dell’errore commesso e impedissero lo svolgersi della manifestazione di “continuità ideale”.
I primi gruppi arrivati in piazza Gramsci sono stati allontanati in maniera poco gentile, per questo dopo essersi ricompattati in piazza Costituzione si sono spostati sul marciapiede di via Sonnino all’altezza della rotonda di via XX Settembre. Carabinieri e polizia in assetto antisommossa sono giunti prontamente verso di noi da piazza Gramsci e senza intimarci di disperderci, senza prima spingerci con gli scudi ( procedure propedeutiche ad una carica in situazione di piazza) ci hanno ripetutamente e violentemente caricato, suscitando per altro l’ira dei residenti testimoni della vicenda. Inoltre volevamo chiarire un'altra falsità riportata dalla stampa: in piazza non c’era nessuna busta contenente spranghe o bottiglie di vetro, i racconti che abbiamo letto ricordano la triste vicenda della scuola Diaz di Genova quando la polizia aveva trasportato false Molotov per giustificare la mattanza avvenuta all’interno della scuola. Questa e’ la versione dei fatti che si differenzia sostanzialmente da quella di Questura e stampa isolana che così facendo hanno criminalizzato gli antifascisti dipingendo invece come vittime i fascisti.
Reputiamo tutto ciò inaccettabile e indichiamo nella Prefettura, nella Questura e nel Comune di Cagliari i responsabili degli scontri avvenuti sabato 25 Aprile, giorno della festa della Liberazione, che sono costati spalle lussate, nasi rotti e contusioni varie ai partecipanti della legittima protesta antifascista.
Antifasciste e antifascisti cagliaritani.

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