giovedì 26 febbraio 2009

Tagli del bilancio provvisorio!

Ecco il volantino sui tagli del bilancio provvisorio.

Inserisco l'articolo -apparso nel primo numero di Pecora Nera- ,realizzato dal gruppo studio, sul medesimo argomento...consigliato solo ad un pubblico adulto...

Ateneo di Cagliari e bilancio preventivo
A fronte dei tagli all’università italiana previsti dalla legge 133/2008, ci è parso opportuno analizzare il bilancio preventivo del 2009 dell’ateneo cagliaritano in modo da poterci rendere conto delle effettive conseguenze che questa disastrosa manovra economica avrà sulla nostra realtà locale. Dalla nostra analisi abbiamo constatato che le entrate ammonteranno a 318.215.806€ euro con una diminuzione rispetto al 2008 di 43.465.173€. La riduzione più consistente riguarda i trasferimenti correnti, ovvero quelli che provengono dallo Stato (-6.447.011,61€), dalla Regione (-3.037.436,97€), dai comuni (azzeramento totale dei fondi), dagli enti pubblici e privati (-550.033,64€). In particolare si registrano 3.251.566 € in meno nel Fondo per il Finanziamento Ordinario dell'Università, che costituisce la principale fonte di entrata per le Università statali e si compone di due parti: una "quota base", che viene attribuita automaticamente, ed una "quota di riequilibrio", che è invece assegnata sulla base di parametri quantitativi; secondo la previsione iniziale per il 2009 questo fondo così importante si abbasserà a 138.375.298€, con un andamento opposto a quello crescente del 2007 (anno in cui lo stanziamento finale superò di circa 2.000€ la previsione iniziale e in cui fu previsto un aumento di oltre 4milioni e mezzo per il 2008) ma del resto coerente con la volontà privatizzatrice dell’attuale governo. Dinanzi a questa situazione, la necessità di attuare un’effettiva razionalizzazione delle risorse disponibili appare ancora più ineluttabile del solito per gli atenei nostrani; ma analizzando le voci di spesa del bilancio abbiamo sviluppato parecchi dubbi a questo riguardo. Oltre ad alcune voci piuttosto vaghe e imprecise, abbiamo notato infatti un aumento di spese secondarie, come quelle postali e telegrafiche (aumento di 9000€), quelle per la pulizia di locali e pertinenze (di 262.000€), quelle per il noleggio delle fotocopiatrici (di 4000€); per non parlare del fatto che ancora si fa uso di sistemi informatici arretrati e di tariffe telefoniche dispendiose (si prevedono 400.000€ di spese telefoniche!). Tutto ciò a fronte delle ingenti diminuzioni, imposte dalla legge133, in un ambito fondamentale per l'essenza stessa dell'Università, quale quello della ricerca. Ad esempio si ha una riduzione del 92 % delle spese complessive per la ricerca scientifica; del 90% per le Borse per attività di studio, ricerca, formazione e tirocini; del 24 % per gli assegni di ricerca; del 40% per le Borse di studio dottorato di ricerca; del 57% del finanziamento per la ricerca(in conto capitale). Inoltre c'è una diminuzione del 70% delle spese per l'informatizzazione, del 40% dei fondi per il miglioramento dei servizi agli studenti e del 32% delle spese per la collaborazione universitaria internazionale (che dal 2007 al 2008 erano invece aumentate di 3milioni e mezzo!). Appare dunque evidente che con un bilancio del genere non si vuole far altro che adeguarsi passivamente e scelleratamente alle direttive imposte dal governo; ed è per questo che, nei giorni 4 e 18 Dicembre 2008, una delegazione del movimento “unicamente contro la legge133” è intervenuta nelle riunioni del Consiglio d'Amministrazione, bloccando l'approvazione di tale bilancio preventivo.
Avremmo voluto, infatti, che tale organo si fosse schierato apertamente contro le disposizioni contenute nella legge133, ma così non è stato e il significato della nostra azione è quello di opporci in ogni sede e circostanza a qualsiasi iniziativa che minacci la sopravvivenza dell'Università pubblica e della ricerca. D'altro canto non si potranno bloccare ad oltranza le riunioni in rettorato e il bilancio verrà necessariamente approvato. Và inoltre sottolineato il fatto che, malgrado l’allocazione inefficiente delle risorse, il nostro può vantarsi di essere uno degli atenei “virtuosi” in Italia, in quanto la spesa di personale rientra nel limite del 90% del FFO previsto dal d.l.180/2008 per poter continuare ad indire procedure concorsuali. Ma questa soglia in realtà non viene superata semplicemente perché non si tiene conto dei dipendenti della cittadella di Monserrato; si tratta dunque di un evidente forzatura e ritenere che il nostro ateneo sia virtuoso è assai fuorviante rispetto alla realtà che ci troveremo ad affrontare negli anni a venire.

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