mercoledì 14 ottobre 2009

NO AL RAZZISMO MANIFESTAZIONE REGIONALE SABATO 17 OTTOBRE H 10.30 PIAZZA GARIBALDI - CAGLIARI



Il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo.
A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi.

Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza di centro destra risponde ad un intento persecutorio, introducendo il reato di “immigrazione clandestina” e un complesso di norme che peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali,e li lascia preda di un mercato del lavoro che li sottopone a condizione di continuo ricatto quando non di schiavitù.

Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di ogni diversità.

Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani che cercano di raggiungere le nostre coste.

La Sardegna sempre più è diventata terra di sbarchi e di detenzione ed il centro di Elmas nato come centro di detenzione e smistamento dei prigionieri e come tale utilizzato già nell'autunno del 2007, ben prima dell'apertura ufficiale (giugno2008) e a periodi malamente adattato anche a luogo di concentramento e semidetenzione dei richiedenti asilo, torna ad essere (da dicembre 2009) esclusivamente luogo di detenzione.

E’ il momento di reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti rifiutando ogni forma di discriminazione e per fermare il dilagare del razzismo.
Pertanto facciamo appello a tutte le associazioni laiche e religiose, alle organizzazioni sindacali, sociali e politiche, a tutti i movimenti a ogni persona a scendere in piazza il 17 ottobre per dare vita ad una grande manifestazione popolare in grado di dare voce e visibilità ai migranti e all’Italia che non accetta il razzismo sulla base di queste parole d’ordine׃

• No al razzismo
• Regolarizzazione generalizzata per tutti
• Abrogazione del pacchetto sicurezza
• Accoglienza e diritti per tutti
• No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
• Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
• Diritto di asilo per rifugiati e profughi
• Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
• No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell’accesso ai diritti
• Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
• Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
• Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche, transgender.
• A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro
chiusura cie di Elmas

APPUNTAMENTO IN PIAZZA GARIBALDI H 10.30 PER IL CORTEO

10 commenti:

  1. ancora a chiedere la "regolarizzazione generalizzata per tutti"??
    non vi accorgete che sarebbe libertà di movimento e vita, e assenza di frontiere, e non sarebbe da chiedere allo Stato, che nelle FRONTIERE ha la sua essenza...??

    a meno che non sia per tutti-tutti...
    a meno che non sia soltanto dopo un'attenta schedatura alle dogane, nelle questure...

    tristezza mi fate.
    no al razzismo poi dite?
    pf.

    ciao.

    RispondiElimina
  2. PS: chiedere il diritto di asilo per i profughi?
    come chiedere che il risultato di "2 diviso 2" di dare comunque 2.

    il diritto di asilo ha senso solo se opera una CERNITA.
    se no si chiama libertà e assenza di frontiere. e missà che prima di convincere lo Stato fate in tempo a diventare vecchi bacucchi.
    forse lo siete già.

    ma lasciate perdere.
    diarerusu.

    RispondiElimina
  3. manifestazione anti razzista???

    tuttalpiù... carnevale!

    RispondiElimina
  4. PFF, non hai una sega da fare?

    RispondiElimina
  5. c'erano delle argomentazioni e delle critiche, attinenti.
    possibile che nessuno di voi può rispondere?
    ..."studiate" anche scienze politiche...

    non mi sembra nemmeno un punto di vista fascista da scartare e "spararci a vista".
    ...l'unica risposta è davvero -Non hai una sega da fare-?

    RispondiElimina
  6. argomentazioni e delle critiche attinenti? a me sembrano più che altro attacchi e provocazioni....ne ho abbastanza di rispondere a gente come te!...vivi e muori felice come sei!

    RispondiElimina
  7. scusa pff ma per te chiedere di chiudere dei veri centri di torura quali i cie è una carnevalata?
    è una carnevalata lottare contro i respingimenti di disperati accatastai in un barcone? contro l'indifferenza di chi lascia morire esseri umani in mezzo al mare? o lottare contro la discriminazione di cui ogni giorno soffrono fli extracomunitari? la discriminazione di stato intento, quella delle classi separete per gli stranieri, e quella della società, che li dipinge come delinquenti....
    boh potrei continuare così per molto, ad elencarti i motivi per cui quella di stamattina non era una carnevalata....

    RispondiElimina
  8. Anonimo, il tono provocatorio è per esperienza l'unico che riceve qualche risposta (più o meno scocciata, e scocciante!) nei blog, forum, mailing list e spesso vìs a vìs...
    penso che sarebbe bello se io ma anche voi fossimo l'avanguardia che la smette con questi atteggiamenti...

    Baraldi, non penso nemmeno lontanamente che lottare per chiudere i cie, per fermare i respingimenti e la discriminazione, sia una carnevalata.
    Se rileggi i miei commenti lo puoi capire da te...
    Quello che penso è che sia una carnevalata CHIEDERLO allo Stato, che sulle frontiere e sulla cernita arbitrale tra rifugiati e profughi basa la sua esistenza...

    Non posso accettare che il mio pensiero venga travisato e modificato per respingerlo in toto.

    Pensate che veramente una manifestazione come quella di sabato 17 possa sbloccare qualcosa, nel governo o nell'opinione pubblica?
    Per me le uniche coscienze che ha mosso è quella dei partecipanti, che si puliscono la coscienza e poi tornano a fare la vita di sempre, aggressiva e discriminatoria nei comportamenti quotidiani.

    E anonimo, vivere felice non è facile per chi si mette in discussione, ma è impossibile per chi non ci prova nemmeno.

    ciao

    RispondiElimina
  9. e quindi cosa dobbiamo fare non chiederle queste cose?
    non sensibilizzare l'opinione pubblica?
    e nei confronti dello stato non dobbiamo esprimerci con una piattaforma rivendicativa forte e radicale? se no facciamo la figura della cisl!

    RispondiElimina
  10. vuoi risposte secche? alla "sondaggio televisivo" per le casalinghe?
    scusa, non fa per me...

    mi chiedi cosa dovete fare? fate quello che ritenete più giusto, non quello più semplice per andare nel paradiso profano... con la coscienza a posto.
    non chiederle quelle cose? ancora me lo chiedi? NO! non chiederle! davvero non vedi o non trovi che lo stato con governo e parlamento ecc è messo lì per difendere le frontiere e il pil?
    cioè tu le puoi anche chiedere, se ti senti meglio, ma "lui" non te le potrà dare, o non te le potrà dare come le hai pensate tu... ponendo che tu stesso le abbia pensate in un'ottica di libertà e non in un'ottica di produzione.

    poi... sensibilizzare o no? vota al 48767: 1 per sì e 2 per no...
    no, dico, sensibilizzare? rendere sensibili le persone? ok, ma su cosa? sul fatto che gli immigrati Servono al Paese per pagare le pensioni ai vecchi o per innalzare la produzione interna o per fare i lavori che gli italiani non vogliono fare più??

    ecco, non chiedermi sì o no...
    sensibilizzare... suscitare la sensibilità delle persone verso cosa?? la discriminazione, i maltrattamenti nei cie, i respingimenti? bene! l'ho già detto... è la manifestazione che mi sa di carnevale, hai presente quello di Rio? ...sfiata la rabbia e l'esigenza di cambiamenti sociali...

    cosa SI dovrebbe fare?
    facciamo così...
    ...parlare di più, inventare di più, essere noi stessi (io e te e quelli che si pongono l'obiettivo di "sensibilizzare") un po' più sensibili ogni giorno... crederci davvero...

    ...poi non pensare alle figure da cisl o da bertinotti...

    ...poi farsi guidare ogni giorno di più dal proprio senso, chiamalo etica, chiamalo giustizia, chiamalo sesto o come vuoi... farsi guidare da questo più che dalle normative numerate.
    ...sensibilizzare SU QUESTO!!!
    sensibilizzare sul fatto che non esiste pacchetto sicurezza senza i medici, gli insegnanti, le famiglie e gli amici della polizia... senza ciascuno di noi che non reagisce a ogni rimpatrio, ogni respingimento, ogni controllo nelle piazze...

    questa sarebbe per me l'unica piattaforma forte e radicale.
    gli altri... giochetti... magari a volte anche cuscini dalla durezza... anche leve (su cui fare perno)... ma non forza né radicalità, né cambiamento, né lotta.

    RispondiElimina