lunedì 31 agosto 2009

Pecora Nera n14

Ciao a tutti! Ecco a voi il Pecora Nera di Agosto. In questo numero, un pò ristretto per via delle vacanze, troverete:

  • L'uomo perfetto nel momento perfetto - analisi dell'uomo politico più importante del momento: Barak Obama
  • Il termometro sul termosifone - superenalotto e febbre mediatica
  • Il piano Casa - cosa sta combinando la giunta Cappellacci
  • RU 486 [...] - la Pillola abortiva e l'Italia della Cei
  • E la storia si ripete - gli incendi in Sardegna
  • La resistenza operaia - Uno sguardo d'insieme sulla vicenda della Innse
  • Gabbie salariali & Co. - Le nuove proposte di una Lega sempre più incisiva

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lunedì 10 agosto 2009

E se ci meritassimo chi ci governa?

E se ci meritassimo chi ci governa?
Beppe Grillo. Un comico. Un populista. Un movimentista. Un antipolitico. Un uomo politico. Un capo. Un demagogo. Questi sono tutti termini che si possono associare al nome di Beppe Grillo, e già da qui si incominciano a intravedere le contraddizioni che stanno dietro questo soggetto politico, così in voga in quest'ultimo periodo della nostra povera Italia. Beppe Grillo è un uomo molto pericoloso per il futuro politico Italiano. Pericoloso per tutte quelle persone che vorrebbero cambiare qualcosa. Pericoloso perchè è dannatamente bravo a far sì che nulla cambi, che tutto resti uguale. Da gran burattinaio Grillo (& Co.) muove i fili di tantissime persone, sempre e solo dal suo sito o dalle piazze...sa benissimo che al primo confronto molti di quei fili si spezzerebbero, quindi li evita, li aggira. In tutti questi anni molti di questi fili si sono irrobustiti così tanto che oramai le marionette non hanno più bisogno di essere mosse, vanno da sole, e questa fiducia cieca è quasi impossibile da rompere. Grillo è ben conscio di ciò, infatti, ha aspettato saggiamente del tempo prima di "scendere in campo", prima di buttarsi nella mischia, prima con un finto tuffo nelle primarie del PD, e finalmente con qualcosa di più concreto "In autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, un soggetto politico a Cinque Stelle, espressione dei cittadini. Un esempio di democrazia diretta."
Questo verticalismo mi fa paura. E' lui che decide i tempi, i modi e gli stessi termini da usare: soggetto politico a cinque stelle? E' come se un Hotel qualsiasi decidesse da solo di darsi le stellette che si merita. E la democrazia diretta dove sta? Forse il caro Beppe ha deciso che fanno fede i commenti sul suo Blog.
E' uguale, identico, spiccicato a chi fa finta di voler combattere. Pensate ai termini che ha usato quando ha tentato di intrufolarsi nelle primarie del Pd, poi andate a cercarvi i termini che usò il caro Silvio nel '94: i discorsi sono pressoché identici, l'uomo nuovo che spazzerà il niente della politica italiana.
Questo qualunquismo mi fa paura. Sembra riemergere il partito dell'uomo qualunque, non importa se sei di destra o di sinistra oramai è tutto una merda, mettiamoci le ideologie sotto i piedi per il massimo consenso possibile: chi se ne frega se poi nei meetup ci sono anche fasci?! Poi tanto le leggi sull'immigrazione Grillo potrebbe tranquillamente mettersi a scriverle con Bossi e Fini...o magari Storace!
Il cittadino medio stufo e schifato dalla politica sceglie di tenersi informato leggendo il blog di Grillo, quello di Travaglio ecc. La sua indignazione si ferma lì. E' questo che ferma tutto, che rende tutto immobile. Il cittadino indignato che legge Grillo per vedere dove altro può dirigere la sua indignazione và in piazza quando Grillo organizza qualcosa in piazza, firma una petizione quando Travaglio ne parla nel suo blog. Questo svuota la persona, la rende succube di questi v.i.p., ne fa un mero seguace.
Ognuno deve fare il suo, bisogna partire dal piccolo, ma ognuno deve prendersi le proprie responsabilità e i propri impegni, sino a che staremo ad aspettare che siano gli altri a fare qualcosa, che sia il personaggio di turno ad organizzare qualcosa saremo persi, non saremo niente. Dobbiamo credere nell'auto-organizzazione, e se ci crediamo dobbiamo smetterla di stare con le mani in mano, altrimenti...ci meritiamo chi ci governa.

La storia delle cose

Un video carino, semplice ed efficace:

martedì 4 agosto 2009

Pecora Nera n13


Ecco a voi il prodotto della fatica di luglio...l'instancabile redazione va avanti....anche se con qualche intoppo...
Eccovi l'editoriale e subito a seguire il giornale scaricabile:

E GLI ABBRUZZESI?
BARACK OBAMA "Grazie per la straordinaria ospitalità. L'Aquila sarà ricostruita, la coraggiosa gente di questa città sarà sempre nel nostro cuore".
MICHELLE OBAMA "Ci avete dato l'esempio di come reagire alle tragedie. Sono molto commossa. io e mio marito siamo molto colpiti da quello che stiamo vedendo e cercheremo di fare tutto il possibile per sostenervi".
Leggendo queste dichiarazioni di mister e miss America non possiamo che commuoverci e ringraziare a nome dell’Italia tutta e degli Abruzzesi nello specifico per la straordinaria idea del nostro primo ministro di tenere il G8 nel capoluogo abruzzese. Ma con la solita diffidenza che contraddistingue questo giornale mi soffermerei un attimo e cercherei di capire cosa si cela dietro tanto buonismo e ottimismo. Mi domanderei come realmente hanno accolto il G8 la popolazione che quella tragedia la hanno vissuta sulla pelle e non attraverso i giornali, mi domanderei come mai nella maggior parte delle immagini che le televisioni trasmettevano dall’Aquila raramente, se non quando sapientemente studiato, si intravedeva quella stessa popolazione, insomma mi domanderei: dove erano gli abruzzesi? Nonostante l’informazione sia stata filtrata dalle migliori menti dell’enturage del governo italiano qualche risposta alle mie domande me la sono potuta dare. La popolazione abruzzese già frustrata dalle calamità naturali ha dovuto subire un'altra calamità stavolta umana. Per garantire la sicurezza e un adeguata organizzazione degli spazi il governo ha dovuto restringere la libertà di movimento degli abruzzesi, per garantire l’accoglienza ai vari primi ministri famiglie e collaboratori ha dovuto utilizzare spazi sottraendoli alle destinazioni che più si addicevano ad un territorio terremotato. Così mentre la creme dei vertici mondiali venivano accolti senza dover rinunciare alle comodità che gli si addicono, la popolazione non solo continuava a vertere in situazione disagiata ma ha dovuto subire un ulteriore limitazione alla propria azione individuale.
Credo che sia doveroso mettere in luce tale problematica emersa non solo per una questione di umanità ma anche perché ritengo obbligatorio evidenziare l’enorme contraddizione che ha contraddistinto questo G8 ancor più degli altri summit.
Se già l’istituzione stessa del G8 è una contraddizione di per se dove 8 capi di stato decidono le sorti di un intero pianeta e dove si discutono questioni con l’intento sbandierato di dare aiuto ai così detti paesi del terzo mondo senza che questi siano presenti o se presenti con un potere decisionale pari a zero, il G8 del 2009 ha l’aggravante di aver sfruttato un territorio già frustrato con l’esplicito intento di metterlo sotto i riflettori mondiali evitando così che tale disastro venga dimenticato, ma causando implicitamente un ulteriore danno a quello stesso territorio. Credo che tale idea non abbia niente a che fare con l ‘intento che è stato esplicitato. Sicuramente si trattava di pubblicità ma non per l’ Abruzzo ma ancora una volta dell’ ego smisurato, e purtroppo per noi in continua ascesa, di quel piccolo e buffo ometto che con nostro grande dispiacere ci governa.

PECORA NERA N13