lunedì 10 agosto 2009

E se ci meritassimo chi ci governa?

E se ci meritassimo chi ci governa?
Beppe Grillo. Un comico. Un populista. Un movimentista. Un antipolitico. Un uomo politico. Un capo. Un demagogo. Questi sono tutti termini che si possono associare al nome di Beppe Grillo, e già da qui si incominciano a intravedere le contraddizioni che stanno dietro questo soggetto politico, così in voga in quest'ultimo periodo della nostra povera Italia. Beppe Grillo è un uomo molto pericoloso per il futuro politico Italiano. Pericoloso per tutte quelle persone che vorrebbero cambiare qualcosa. Pericoloso perchè è dannatamente bravo a far sì che nulla cambi, che tutto resti uguale. Da gran burattinaio Grillo (& Co.) muove i fili di tantissime persone, sempre e solo dal suo sito o dalle piazze...sa benissimo che al primo confronto molti di quei fili si spezzerebbero, quindi li evita, li aggira. In tutti questi anni molti di questi fili si sono irrobustiti così tanto che oramai le marionette non hanno più bisogno di essere mosse, vanno da sole, e questa fiducia cieca è quasi impossibile da rompere. Grillo è ben conscio di ciò, infatti, ha aspettato saggiamente del tempo prima di "scendere in campo", prima di buttarsi nella mischia, prima con un finto tuffo nelle primarie del PD, e finalmente con qualcosa di più concreto "In autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, un soggetto politico a Cinque Stelle, espressione dei cittadini. Un esempio di democrazia diretta."
Questo verticalismo mi fa paura. E' lui che decide i tempi, i modi e gli stessi termini da usare: soggetto politico a cinque stelle? E' come se un Hotel qualsiasi decidesse da solo di darsi le stellette che si merita. E la democrazia diretta dove sta? Forse il caro Beppe ha deciso che fanno fede i commenti sul suo Blog.
E' uguale, identico, spiccicato a chi fa finta di voler combattere. Pensate ai termini che ha usato quando ha tentato di intrufolarsi nelle primarie del Pd, poi andate a cercarvi i termini che usò il caro Silvio nel '94: i discorsi sono pressoché identici, l'uomo nuovo che spazzerà il niente della politica italiana.
Questo qualunquismo mi fa paura. Sembra riemergere il partito dell'uomo qualunque, non importa se sei di destra o di sinistra oramai è tutto una merda, mettiamoci le ideologie sotto i piedi per il massimo consenso possibile: chi se ne frega se poi nei meetup ci sono anche fasci?! Poi tanto le leggi sull'immigrazione Grillo potrebbe tranquillamente mettersi a scriverle con Bossi e Fini...o magari Storace!
Il cittadino medio stufo e schifato dalla politica sceglie di tenersi informato leggendo il blog di Grillo, quello di Travaglio ecc. La sua indignazione si ferma lì. E' questo che ferma tutto, che rende tutto immobile. Il cittadino indignato che legge Grillo per vedere dove altro può dirigere la sua indignazione và in piazza quando Grillo organizza qualcosa in piazza, firma una petizione quando Travaglio ne parla nel suo blog. Questo svuota la persona, la rende succube di questi v.i.p., ne fa un mero seguace.
Ognuno deve fare il suo, bisogna partire dal piccolo, ma ognuno deve prendersi le proprie responsabilità e i propri impegni, sino a che staremo ad aspettare che siano gli altri a fare qualcosa, che sia il personaggio di turno ad organizzare qualcosa saremo persi, non saremo niente. Dobbiamo credere nell'auto-organizzazione, e se ci crediamo dobbiamo smetterla di stare con le mani in mano, altrimenti...ci meritiamo chi ci governa.

Nessun commento:

Posta un commento