sabato 19 settembre 2009

...Prepariamoci!

dal Giornale di Sardegna del 19 Settembre 2009:

Ateneo: il neo Rettore in carica dal 5 Ottobre: "Tasse più basse per i più meritevoli". Nel 2009 40 mila iscritti.

MELIS: Chi non studia paga di più
e MISTRETTA dà l'addio in anticipo
Gli universitari: "Così si elitarizzano le facoltà. Aumentano le rette solo per recuperare fondi".

«Premi per gli studenti virtuosi e disincentivi per i meno meritevoli». Ecco, in fatto di tasse, la filosofia del neo Rettore dell'Ateneo cagliaritano, Giovanni Melis, alla sua prima uscita ufficiale in via Università per presentare lo staff che lo affiancherà per tutto il suo mandato fino al 2012. In pratica, rette più alte per chi studia poco o niente. «Dovremo ragionare non più solo sul reddito ma anche sul merito - ha motivato lui - è un approccio necessario per invertire la tendenza del 20 per cento di studenti (quest'anno gli iscritti sono quarantamila) che, iscritti al primo anno, non superano nemmeno un esame». «Come idea è apprezzabile - ha commentato Enrico Lallai, rappresentante degli studenti della facoltà di Lettere - certo, bisogna vedere come si tradurrà nei fatti. Perché ogni caso è diverso». Per Matteo Quarantiello (Ingegneria), rappresentante degli studenti nel Consiglio di amministrazione dell'Ateneo, «ci troviamo di fronte a una elitarizzazione dell'Università. A fronte dei tagli, con l'aumento delle tasse si peggiora solo una situazione già compromessa. Cos'è poi la meritocrazia? Non si può sparare nel mucchio, anche perché, in genere, tra i cosiddetti meno meritevoli, rientrano i meno abbienti e chi proviene da realtà sociali difficili». La mette sul piano dell'opportunità Vincenzo Fortunato, rappresentante di Medicina: «L'Università di Cagliari è declassificata, ci sono pochi soldi. L'unica cosa che può fare un Rettore per recuperare fondi, è quello di aumentare le tasse».

Del resto - sono parole di Giovanni Melis - «ci troviamo in una fase di grande difficoltà, si introducono dei parametri di valutazione che per loro natura non aiutano le università meridionali. Sono parametri che ci penalizzano, che non tengono conto del tessuto sociale. Uno è l’occupazione dei nostri laureati a tre anni dalla tesi. Eppure la capacità di acquisire risorse dai Fondi europei collaborando con le grandi imprese che, come è noto, sono al nord, non al sud. Scontiamo l’insularità, insomma. La squadra dei prorettori serve proprio a questo: a impostare le linee-guida del prossimo mandato». Cosa che il neo Rettore potrà iniziare a fare dal 4 ottobre, dalla data del suo insediamento ufficiale, in anticipo, quindi, rispetto a quella tradizionale del primo novembre.

IL 4 OTTOBRE , infatti, è la data che Pasquale Mistretta ha scelto per mettere fine al suo rettorato. «Solo per una questione di coerenza con l'Ateneo - spiega lui - l'anno accademico inizia il primo ottobre, non il primo novembre come avveniva tradizionalmente. Anche la nomina dei nuovi presidi delle facoltà è stata anticipata cambieranno i presidi delle facoltà di (Architettura, Farmacia e Scienze naturali). È giusto che l'adempimento di queste formalità avvenga con Melis, Rettore ufficiale». Ma c'è anche un altro motivo: «L'Università vive un momento difficile. Entro il 31 dicembre dicembre va stilato il bilancio, bisogna prendere decisioni sui fondi Fas. In questo modo Giovanni Melis avrà un mese in più per organizzarsi. Di questo si è detto felice, peraltro». Quanto al giorno della settimana scelto per le dimissioni, che cade di venerdì, «è solo perché finisce la settimana».

43 commenti:

  1. sono uno studente di economia. la proposta di legare le tasse anche al merito (oltre che al reddito) mi pare giusta. chi si fa un mazzo e passa gli esami, viene premiato. chi cazzeggia paga di piu'. ovvio tenendo conto di chi e' studente lavoratore

    RispondiElimina
  2. sono 1 studente di EPE: credo ke far pagare meno tasse a chi passa gli esami sia GIUSTO! tutti noi conosciamo colleghi ke cazzeggiano di fronte (non dentro) alla biblioteca tutto il giorno, dato che i fondi dallo stato vengono dati su certi parametri, queste persone danneggiano tutti

    RispondiElimina
  3. ottima idea far pagare di meno a ki merita. okkio xo' a migliorare i servizi x tt gli studenti!

    RispondiElimina
  4. PS bisognerebbe usare le tasse che ki paghera' di + x dare borse x gli studenti meritevoli, tenendo conto del reddito

    RispondiElimina
  5. Sono d'accordo con il principio di Melis:
    - tasse x i meritevoli, se necessario + tasse x ki non da' esami, ks si incentivano alcuni ns colleghi non xdere tmp!! Tenendo conto del reddito, ovvio!

    RispondiElimina
  6. si poi voi di epe che siete degli indottrinati del cazzo.
    ma si, è giusto che paghi di meno chi contribuirà maggiormente a mantenere lo status quo.

    ma per carità, a vent'anni essere così gretti.

    RispondiElimina
  7. e si' perchè le rivoluzioni si fanno cazzeggiando al bar, magari con un'ichusa in mano...fose va bene se si e' figli di papà, ma c'e' ki deve studiare oppure torna a casa a cercare lavoro

    RispondiElimina
  8. la meritocrazia in un paese marcio come il nostro è solo una pia illusione e la più gretta delle discriminazioni. Si possono premiare i meritevoli senza badare al reddito solo se alla base c'è una partenza eguale, cosa davvero lontana dai nostri standard. Una persona povera e poco capace intelletualmente si merita di pagare di più nel nostro sistema di meritocrazia fallata...eccheccazzo, vai a fare il muratore se non sei intelligente, checcazzo ci fai all'università? non fa una piega!
    C'è gente che cazzeggia al bar come c'è gente che si spacca tutto il giorno e non riesce uguale, c'è chi non ha soldi ed è costretto a viaggiare, c'è chi lavora per poter sostenere gli studi eccecc...siccome a livello normativo non è possibile una distinzione, puniamo tutti quelli che non passano esami e via....
    l'università è oramai un gioco a premi...con la cultura puliamoci il culo!

    RispondiElimina
  9. non mi sembra ke la proposta del nuovo rettore sia premiare i meritevoli senza badare al reddito, ma premiare i meritevoli *tenendo* conto del reddito. e questo mi sembra giusto...mi sembra anke ke abbia chiesto alla regione d fare la nuova casa dello studente x aiutare gli studenti senza soldi in modo ke non siano costretti a viaggiare...il ke mi sembra ottimo! Credo che x gli studenti lavoratori si possa trovare l'opzione part-time, in modo da far pagar emeno tasse (kredo esista gia'!)
    L'alternativa quale e'? far pagare + tasse a ki fa "l'errore" di studiare e passare gli esami??
    studente fuorisede DIGITA

    RispondiElimina
  10. e cosa ce' di male a fare il muratore??? meglio un buon muratore che un pessimo aspirante ingegnere!

    RispondiElimina
  11. quest'ultimo post può bastare....

    RispondiElimina
  12. ma senza un cazzo di spirito critico dove cazzo vorrete andare, cosa cazzo vuoi meritare solo passando un esame. ma per carità, c'abbiamo esami di economia che insegnano l'arte della redistribuzione della povertà, stiamo colle pezze al culo a causa di decenni di programmi scolastici volti a perpetuare sta merda di situazione e voi contenti che chi passa esami paga meno tasse. fanculo, cominciate a fare un discorso un pò più radicale, e non solo sulla superficie delle cose. "chi passa esami, merita", fanculo, no. chi mette in dubbio ciò che sta studiando perchè ha capito che qualcosa non va, merita. avete si e no tutti più di vent'anni, ragioniamo su sta cosa e basta con sta cazzata della meritocrazia. e questo riguarda soprattutto gli economisti.

    RispondiElimina
  13. per mettere in dubbio cio' che stai studiando, prima di tutto lo devo studiare, quindi capire, e poi lo puoi criticare...
    insomma studiare, usare il cervello aiuta lo sviluppo dello spirito critico
    o e' con il cazzo in mano (o in bocca - sempre metaforicamente -"cazzo,..cazzo...cazzo"...)che si forma lo spirito critico?
    lettere

    RispondiElimina
  14. macerto lo useremo dopo lo spirito critico...c'è sempre tempo...

    RispondiElimina
  15. usalo x studiare, ma studia...xke' se vuoi studiare lo spirito critico senza studiare, beh' non e' necessario iscriversi alluniversita'...

    RispondiElimina
  16. usalo x studiare, ma studia...xke' se vuoi studiare lo spirito critico senza studiare, beh' non e' necessario iscriversi alluniversita'...o ti sei dimenticato quanto scriveva gramsci?

    RispondiElimina
  17. ahuahuahuahu...come cl, si cita gramsci così non si può controbattere...ahuahuahu pessimo!

    aumentiamo le tasse per chi non si impegna abbastanza, aumentiamo le tasse per chi non è abbastanza sveglio per passare un esame al primo tentativo...tanto chi avrà i soldi a parità di rendimento-impegno-intelletto potrà andare avanti...beh...degli altri chissenefrega...eppoi c'è sempre il muratore!
    E se uno lavora per pagarsi gli studi? maccerto!, che scemo io, ci sono delle agevolazioni per chi lavora e studia...peccato che ci deve essere un contratto, devono essere garantite un tot di ore...cosa che per uno studente lavoratore è quasi impossibile, arrangiandosi come si può tra un lavoretto qua e uno là, o magari cercando di far bastare i soldi della stagione estiva, pur dovendo rinunciare a due (se va bene) sessioni di esami...
    ...che tristezza...veramente...che tristezza

    RispondiElimina
  18. "Istruitevi, perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza"
    se lavori senza contratto, e' ingiusto!!! Gramsci scrisse anche "organizzatevi perche' avremo bisogno di tutta la vostra forza"! ma occorre organizzarsi contro un mondo del lavoro che non rispetta le leggi, non contro l'universita', qualora dovesse decidere di premiare i meritevoli...se il problema e' quello che dici lo condivido, ma sbagli la soluzione, sbagli "nemico" da abbattere!

    RispondiElimina
  19. e tu sbagli decisamente citazione.
    "istruitevi" non "date esami volti a indottrinarvi".
    istruirsi non significa dare esami, studiare non significa studiare l'esame, significa andare dal professore e dirgli "ei bello, qua c'è qualcosa che non quadra" e lo puoi fare se studi, ma studi la materia in sè, non l'esame, non il programma che ti è stato scritto nella pagina del professore sul sito della facoltà, intesti? questo è lo spirito critico. a non capire questo ce ne vuole. che cazzo di senso ha laurearsi e poi tornare due anni dopo "o però, alla fine mica era come diceva lei..!" ? la gente che fa quel tipo di riforme del lavoro è gente che è uscita dalle università in cui gli hanno insegnato a parlare dell'individuo come, leggi bene, CAPITALE UMANO, e valutare il tempo libero, ovvero la vita in termini di COSTO OPPORTUNITA'. chiaro?

    RispondiElimina
  20. anonimo che mi precede mi ruba metà della rispostà...l'altra metà è che vedere la citazione di gramsci in quella maniera, dire che bisogna studiare prima di utilizzare lo spirito critico è un'elitarizzazione bella e buona...sembra che per utilizzare lo spirito critico bisogna avere qualche titolo di studio o altro...affermazioni assai pericolose!
    eppoi ho già scritto quello che tu dici, e non mi sto rivolgendo a nessun nemico sbagliato: Inserire la meritocrazia in un sistema ingiusto e marcio come il nostro genera solo ingiustizie, discriminazioni come quelle da me citate.
    La cosa da sottolineare è che non è un effetto collaterale, ma è l'effetto voluto dall'università e dallo stato italiano.

    RispondiElimina
  21. veramente nn ho scritto che bisogna studiare prima di utilizzare lo spirito critico, ma di studiare usando lo spirito critico. All'universita' ci si iscrive per studiare e vedere la propria conoscenza "valutata" in sede di esame. Altrimenti uno puo' cmq studiare (con o senza spirito critico) senza iscriversi all'universita'. Usa lo spirito critico, STUDIA, e il giorno dell'esame argomenta le tue posizioni critiche. ma dire di usare lo spirito critico come scusa x nn superare esami...beh e' solo un bella scusa...

    A proposito di Gramsci e "elitarismo": Gramsci sosteneva che le "masse" andassero guidate, non seguite. Arrivava ad affermare che non bisognava mischiarsi ai detenuti comuni (lui detenuto intellettuale...).
    Ma te lo sei studiato il pensiero di Gramsci, lo hai capito, o ne hai solo letto qcosa in wikipedia???

    Parli di discriminazioni: ma scusa costringere a me, ke mi faccio un mazzo, lavoro nei fine settimana e studio e supero gli esami, a pagare le stesse tasse di chi non supera alcun esame (di questo si parla), facendo perdere risorse e servizi agli studenti x tutti cosa e'? Io vorrei che il mio impegno (e quello di altri) fosse premiato...

    RispondiElimina
  22. E chi dice di usare lo spirito critico come scusa per non passare gli esami???...sì, giustissimo, utilizziamolo davanti al professore il giorno dell'esame lo spirito critico...magari dopo il voto però...e lasciamo tutto come sta...tanto chissenefrega io quell'esame l'ho già passato...quindi...

    A proposito di Gramsci, questa è la seconda tecnica ciellina (e anche un pò di sgarbi a dire il vero), accusare di ignoranza l'interlocutore per fargli abbassare la testa...comunque ammetto la mia colpa...wikipedia è troppo comoda! ehehehe...a parte le cazzate e a proposito di gramsci ti ripeto che secondo me (e non solo) sbagli interpretazione...chiami elitarismo quello che invece è avanguardismo...e beh, c'è una differenza colossale...qualcuno aveva scritto pure un libro su gramsci e l'elitarismo, ma non aveva avuto grande successo perchè gli studiosi del pensiero gramsciano lo smontarono completamente (dopo provo a controllare su wiki se trovo il nome dello scrittore)...

    E' sempre così! quando si parla di meritocrazia, si parla sempre di noi stessi...purtroppo l'uomo ha questo confine intrinseco...avere una visione d'insieme gli è troppo difficile. Perchè vedi io ti ho già risposto. In una società giusta e precisa, con delle delle basi di partenza paritarie e non diseguali, il tuo ragionamento filerebbe, il tuo impegno sarebbe premiato...e giustamente! Ma nella nostra povera società, "pretendere" ciò è accentuare le disuguaglianze. Non essendoci una partenza eguale a prescindere dal livello economico familiare, è risaputo (sono dati) che uno studente che parte da una famiglia agiata ha più probabilità di fare bene e laurearsi in corso. Quindi, come si possono premiare gli studenti meritevoli e punire quelli non meritevoli su una base di partenza così diseguale? E' una discriminazione che porterà inevitabilmente ad una elitarizzazione dell'università.

    PS. I premi per uno studente meritevole con una situazione familiare non agiata ci sono già, ed è giusto così...ma da qua a "punire" gli altri ce ne vuole...

    RispondiElimina
  23. e' la seconda volta che mi insulti accomunandomi ad uno di comunione e disperazione, alla terza scatta il vaffa (oltre ad attacco hacker :D ).

    Fa sorridere sentire parlare di spirito critico e poi usare wiki (ossia l'esempio di appiattimento totale - qualunquismo - ognuno scrive quello ke gli pare, anke se non sa nulla dell'argomento. se vuoi modifico la voce su gramsci per fargli dire cio' che voglio io, o tu!)

    Rimanendo nel tema: concordo con te che occorre migliorare le condizioni di partenza. Cio', nell'universita', significa + posti casa, + posti mensa, biblioteche aperte fino a tardi, lezioni ke non si accavvallano, prof ke arrivano puntuali a lezione e spiegano, tutor preparati, didattica di qualita' etc. Un'universita' che prepara bene e seleziona e' l'unico modo con cui un figlio di nessuno puo' superare un figio di papa'...ricordatelo...

    Molte di qs cose costano. Gli studenti che studiano sono discriminati in quanto a causa della riduzione delle risorse statali l'universita' ha meno soldi. Il tutto colpa, oltre ke del governo, di ki si iscrive all'universita' e non da' neanche un esame! (xke' di quello si parla). Beh mi sembra giusto che ki non ha passato neanche un esame in un anno - ed era sano - sia spinto a contribuire, a patto che i soldi vadano per i servizi agli studenti, ovviamente.
    Se questo e' lo spirito del nuovo rettore credo sia giusto. tra l'altro il principio di collegare le tasse al merito (oltre ke al reddito) lo aveva gia' detto durante le elezioni, e a settembre ha chiesto pubblicamente alla regione di fare la casa in viale la playa.

    ps l'avanguardismo e' un concetto di DESTRA, di D'Annunzio e dei fasci...prendi la macchina del tempo, vai da gramsci e dagli dell'avanguardista e vedrai cosa ti risponde...

    RispondiElimina
  24. Il vaffanculo ci può anche stare (anche se allora magari ti potrei accomunare ad un certo Grillo) ma per l'hackeraggio non ne vale la pena, visto anche che non stai parlando con l'intero collettivo, ma con una persona.

    L'utilizzo di wiki per gramsci era ovviamente ironico...pensavo fosse facilmente intuibile. Anche se wiki è comunque una preziosa risorsa per dati e questioni tecniche ma di certo non va presa sul serio per tante altre cose.

    Ma guarda che uno studente che non supera neanche un esame non è "spinto" a contribuire, è già costretto a contribuire! Ma perchè aumentargli ulteriormente le tasse? Ci sono troppe sfaccettature nella vita di ognuno di noi per prendere delle decisioni così generaliste che non possono portare altro che disuguaglianza! Se una persona di una famiglia poco agiata, si iscrive all'università, ma tra lavoro part time, problemi familiari, e l'essere pendolare un anno non riesce a passare neanche un esame, se nell'anno successivo gli vengono aumentate ulteriormente le tasse sarà TAGLIATO FUORI! Questa è una discriminazione perchè un figlio di buona famiglia che non dà manco un esame in un anno potrà ugualmente permettersi di andare avanti, di studiare e prendersi la laurea. La situazione è GIA' compromessa, perchè quello che accade ora non esclude questo meccanismo, ma con una manovra del genere si aumenterebbe esponenzialmente il problema!
    Ripeto per l'ennesima volta: se non si parte da una base eguale, punire i meno meritevoli non ha niente a che fare con la meritocrazia, è discriminazione, è ingiustizia sociale!

    PS. Dopo essere salito su una delorean volante ed aver raggiunto le 88 miglia all'ora sono passato da gramsci...mi ha detto che se l'avanguardismo è di destra, allora Lenin dovrà diventare un idolo fascista! Poi mi ha elencato le differenze tra un avvanguardismo di Destra e di Sinistra, e mi ha pure dato uno scapellotto perchè se faccio certe confusioni vuol dire che non ho ben capito nemmeno marx!

    RispondiElimina
  25. l'hackeraggio era ovviamente una battuta (controllo lo smile)

    in un mondo ideale della situazione dello studente povero che non passa gli esami a causa della sua situazione economica dovrebbe occuparsene direttamente l'unversita', sono d'accordo. Tuttavia, l'universita' non ha soldi! Questo e' il punto! Sti 'simpatici' criteri gelmini hanno tagliato una valanga di soldi...ci sono zero euri (questo non e' gramsci e Mou :-D)! Quindi quei pochi occorre siano utilizzati per aiutare almeno i piu' bravi (meno tasse epr i piu' meritevoli), non gli altri. Detto questo, sono d'accordo che lo studente a cui facevi riferimento rischia di essere tagliato fuori e questo non e' giusto!...ma c'e' l'ERSU! E' a l'ERSU che spetta di garantire il diritto allo studio per questi studenti! E' qui che bisogna pretendere che l'ERSU intervenga! La regione spende soldi in cazzate (oltre 5 milioni per 30 studenti per fare l'universita' a oristano!), quando con quei soldi si danno 10.000 borse di studio agli studenti di cui parli tu e si aiuta a rimovuere le disuguaglianze ingiuste. Su questo almeno concordi?

    ps a differenza di gramsci, marx non lo ho ben capito: per capirlo bisogna leggerlo, come tutti,...non basta wiki...

    RispondiElimina
  26. Ma io non sto proprio capendo allora...quello che tu dici esiste già! ovviamente però se l'università non ha soldi, com'è verificato: prima di tutto non può prendersela indiscriminatamente con i meno meritevoli perchè così si tagliano fuori molti studenti inevitabilmente meno agiati; e seconda cosa non può premiare indiscriminatamente a prescindere dal reddito i più meritevoli! avendo pochi soldi quei soldi li deve destinare a chi ha un basso reddito, altrimenti le disuguaglianze che già esistono saranno inevitabilmente ampliate. Sì, sto parlando delle borse di studio Ersu. Che si spendano molti soldi per cazzate, che ci siano sprechi a destra e a manca è assolutamente indiscutibile, ma inevitabilmente quei soldi dovrebbere essere utilizzati SEMPRE e solo per debellare la disuguaglianza iniziale, per far sì che un figlio di operaio possa permettersi di studiare nello stesso identico modo del figlio di un medico, cioè senza dover lavorare-viaggiare eccecc...è qui il problema: sino a quando non verranno eliminate queste disuguaglianze iniziali, dei soldi destinati ai più meritevoli a prescindere dal reddito saranno sempre fonte di discriminazione! Vorrei una società ideale? sicuramente...anche se è utopico non vuol dire che non dovremmo spingere al massimo per raggiungere una cosa del genere! e ogni manovra del tipo indicato dal rettore marcia in senso diametralmente opposto, e per questo io continuerò ad oppormi come sto facendo.

    PS. missà che nel prossimo giornale scrivo un articolo sull'argomento, tanto ormai...dovrò fare solo copia-incolla...

    PS2. personalmente penso che capire-studiare gramsci senza capire-studiare marx prima sia assai improponibile...poi ad ognuno il suo!

    RispondiElimina
  27. forse non sono riuscito a farmi capire: quello che dico io non esiste gia'. Tanti studenti meritevoli pagano quanto quelli non meritevoli, e questo non e' giusto (e neanche conveniente in termini di meccanismi di incentivazione). Se do' una parte delle risorse (mika tutte!) ai piu' meritevoli, do un incentivo a tutti ad impegnarsi ad essere bravi. Cio' fa si che ci siano piu' studenti "bravi", - gente ke cazzeggia (ma ci sei mai passato in viale fra ignazio?) e permette di ottenere piu' risorse (FFO si calcola cosi') che potranno essere usate per migliorare i servizi. Questo e', credo, l'obiettivo del rettore. se e' cosi' ben venga! Se cosi' non fosse, allora sarei d'accordo con te.
    Per gli studenti di cui parli tu (poco meritevoli in quanto poveri) c'e' l'ERSU. quindi nessuno e' tagliato fuori, a patto che l'ersu si muova (e li' occorre fare la battaglia), ma chi e' piu' bravo viene premiato. In questo modo si aumentano le risorse per l'universita' (la regione e' "costretta" a metterci soldi) e i figli di papa' che non studiano devono metterci soldi. non come ora che pagano cifre ridicole, sfruttando le tasse degli operai e dei dipendenti. questa e' la logica, l'alternativa e' avere sempre meno risorse...per tutti...diventare un'universita' di serie C...e sai cosa succede allora?che chi ha gli accozzi si salva gli altri se la prendono nel..

    domanda: dati i tagli a FFO tu i soldi per il prosismo anno per i tutor didattici, per i libri, per le biblioteche da dove li tiri fuori?? proposte concrete.

    ps e' una tua opinione. di marx hai letto tutto il manifesto e tutto il capitale? Si o No? O hai letto solo bignami/wiki?

    RispondiElimina
  28. ...lasciamo stare le cazzate dai...
    cioè, accettiamo tutto quello che viene dall'università e dal governo e facciamo battaglia contro l'Ersu...mi sembra cosa buona e giusta...peccato non averci pensato un anno fa, così magari mi sarei risparmiato 3 mesi di occupazione! Ma scherziamo? Se il sistema di accumulare risorse per un università è regolato con criteri di meritocrazia da barzelletta per il cucciolone, che mercificano in maniera imbarazzante la cultura, rendendo l'università un gioco a premi, io dovrei andare a lamentarmi con l'Ersu e accettare quello che invece mi viene imposto dal governo e viene concretizzato sommessamente dal rettore? E' qui che entra in gioco lo spirito critico! E' qui che entra in gioco la vera battaglia per una delle cose più importanti che ci siano: un istruzione libera e di massa!
    Cioè siccome il governo decide di tagliare così tanti fondi, l'università non ha scelta, gli servono soldi...e quindi va ad aumentare le tasse, va a colpire gli studenti (meno meritevoli o altro lo vedremo)! non esiste! è inaccettabile! Come avevamo chiesto a Mistretta, si sarebbe dovuto dimettere! avrebbe dovuto dimostrare come molti altri rettori italiani che un università senza soldi che è costretta a prendersela con gli studenti, può solamente diventare un università elitaria. Distrugge il diritto allo studio!
    L'alternativa è diventare un'università di serie C??? nooo, molto meglio serie A, ma con solo i figli di papà a potersela permettere!! Ma quando mai, noi dobbiamo riuscire a svincolare proprio del tutto questi criteri ridicoli di classificazione della cultura! Come si può classifcare un'università a seconda di quanti studenti si laureano o menate del genere? come se lo studente fosse una merce, come se l'università fosse una fabbrica,e quindi venisse premiata per la sua efficenza di produzione. Queste sono solo cazzate! sono la morte della cultura!

    RispondiElimina
  29. non hai risposto alla mia domanda:
    "domanda: dati i tagli a FFO tu i soldi per il prosismo anno per i tutor didattici, per i libri, per le biblioteche da dove li tiri fuori?? proposte concrete".
    Protestare puo' anche essere giusto, ma nel breve termine non muove un centesimo.

    ps guarda che a protestare contro la 133 c'ero anche io...abbiamo perso, possiamo anche tornare in piazza contro il governo, ma dubito che, ne breve, ci sarano piu' soldi per Unica.

    RispondiElimina
  30. Sì che ti ho risposto! implicitamente ho risposto! il rettore si dovrebbe dimettere, oppure molto meglio dovrebbe bloccare a data da destinarsi l'intero anno accademico. Deve fermarsi tutto! Non si può andare avanti facendo finta di niente. Ad un ateneo seguirebbero altri, se un'intera rete di atenei si fermasse in Italia molte cose si sblocherebbero! Forse non si muoverà niente nell'immediato, ma la lotta che stiamo facendo riguarda il nostro futuro!
    La lotta contro la 133 e contro il governo non è ancora finita! il governo non ci ha ascoltato, ma se questo doveva decretare la fine della lotta non l'avrei neanche mai cominciata! I soldi che non ci sono devono essere pretesi dalle tasche del governo, che sono le NOSTRE tasche, dobbiamo pretendere delle priorità di spesa che mettano al primo posto cultura e sanità, e non sicuramente "missioni di pace" ecc. Non si possono chiedere ulteriori sacrifici alle famiglie, perchè la famiglie hanno già dato e stanno già dando.

    RispondiElimina
  31. Mi sento un po' Repubblica con il Berluska:

    domanda: dati i tagli a FFO tu i soldi per il prosismo anno per i tutor didattici, per i libri, per le biblioteche da dove li tiri fuori?? proposte concrete.

    Protestare puo' anche essere giusto, ma nel breve termine non muove un centesimo, come tu stesso hai riconosciuto. Dimettersi non permette agli studenti (ricchi o poveri) di poter studiare meglilo. Anzi, mentre i figli di papa' possono permettersi di aspettare, per gli altri il rischio e' che i genitori non li possano mantenere e mollino gli studi. Il rischio e' che nel mentre noi protestiamo (giusto) per ottenere + fondi, gli studenti bisognosi siano costretti a smettere di studiare...

    RispondiElimina
  32. ehm...capisco che tu non condivida la mia risposta, ma io una te la sto dando! I soldi così come li ha tolti li deve dare lo stato. punto. Non si parla di questo anno accademico o del prossimo, si parla dell'opportunità vera e propria di un futuro culturale per i giovani di questo Paese. Tutti gli Atenei li devono PRETENDERE. Senza di essi non è possibile andare avanti? Allora non si andrà avanti sino a quando non usciranno questi soldi. Bisogna vincere il braccio di ferro col governo. Se si prendono i soldi dalle tasche delle famiglie, e si continua come niente fosse...beh...quella è la vittoria più grande che possiamo dare a tutti quelli che vogliono un'università per pochi.

    RispondiElimina
  33. io condivido la tua risposta...in un mondo ideale. Nel concreto, ossia per i prosismi mesi rimane la mia domanda di sotto.
    Oppure facciamo aspettare i lavoratori (docenti, impegati, uscieri, tutor...)nel ricevere i loro stipenti fino a ke non abbiamo ottenuto + soldi dallo Stato?

    domanda: dati i tagli a FFO tu i soldi per il prosismo anno per i tutor didattici, per i libri, per le biblioteche da dove li tiri fuori?? proposte concrete. Protestare e basta non basta, purtroppo.

    RispondiElimina
  34. in un mondo ideale??? forse nel tuo! nel mio mondo ideale non ci sarebbe affatto il bisogno di protestare contro qualcosa di così scontato (per me ovviamente) come l'istruzione pubblica e di massa...oltre che gratuita. La mia risposta è proprio la risposta a questo modo iniquo di amministrare le risorse, la mia risorsa è assolutamente l'unica risposta che posso dare alla tua domanda. Facciamo aspettare i lavoratori? Sì, tutto ciò di cui si ha bisogno per vincere questo braccio di ferro con il governo. In gioco c'è il futuro culturale italiano. Dovremmo giocare il tutto per tutto! accettare passivamente la 133 e tutto ciò che ne deriva (con un aumento delle tasse si fa proprio questo) si decreta la fine dell'università pubblica. Se quest'anno si dovranno aumentare le tasse per i tagli, immaginiamo i prossimi anni in cui i tagli saranno vertiginosamente più alti. E la risposta qual'è? continuiamo ad aumentare le tasse...da qualche parte devono pur uscire questi soldi! E' la discesa verso un baratro senza fine, verso un'università per una misera elite di studenti...con il primo gradino saranno tagliate fuori poche centinaia di studenti, con il secondo aumenteranno ancora e così via! se non si ferma il primo gradino la discesa sarà sempre più ripida e inevitabile!

    RispondiElimina
  35. Domanda: dati i tagli a FFO tu i soldi per il prosismo anno per i tutor didattici, per i libri, per le biblioteche da dove li tiri fuori?? proposte concrete.

    Proponi di tagliare i costi licenziando i lavoratori? Oppure nel periodo di protesta i lavoratori non si pagano?
    Proponi di licenziare i precari? Come paghi gli stipendi di novembre?
    Protestare e basta non basta, purtroppo.

    RispondiElimina
  36. Protestare e basta purtroppo non basta...hai ragione...allora visto che ti piacciono tanto le domande te ne faccio anch'io qualcuna.
    Quanti soldi sono stati tagliati quest'anno alla scuola pubblica? Quanti precari della scuola pubblica sono stati licenziati? Quanti soldi verranno tagliati l'anno prossimo? e quello dopo ancora? Presumibilmente quanto personale ancora verrà tagliato nei prossimi 4 anni?
    Bisogna lottare ora, sacrificare ora il poco che si ha...perchè domani non avremo nemmeno quello! Il problema della protesta è proprio questo...l'anno scorso quanti precari hanno partecipato alla mobilitazione contro la 133 e la riforma gelmini? a questa rispondo io: pochissimi! Quest'anno sono davvero tanti e tra un mese saranno ancora di più. Questo perchè? rispondo io anche a questa: l'anno scorso non erano licenziati, quest'anno sì! il problema della protesta è che la maggior parte delle persone sino a che non gli infilano le mani in tasca continuano a vivere la propria vita sperando che a "me" non succeda! Bisogna fermare tutto ora! subito! molte persone rimarranno senza stipendio? la lotta serve proprio ad assicurargli quello stipendio che già l'anno prossimo o fra 1 mese potrebbero non avere. Se ci aspettiamo che la lotta sia una passeggiata, che nessuno debba fare dei sacrifici e che ci servano quel che vogliamo su un piatto d'argento...beh allora...questa sì che è pia illusione! Questo sì che è essere nel mondo illusorio di cui tanto parli...

    Protestare e basta non basta...quindi bisogna aumentare le tasse e nel mentre protestare? è questa la tua soluzione? o accettiamo semplicemente quello che ci è stato imposto tanto per ora non ci tocca?

    RispondiElimina
  37. La mia proposta e' quella di protestare verso chi deve garantire il diritto allo studio (ERSU-Regione e Stato), e, nel frattempo, trovare una soluzione per i fondi dell'universita', anche accentando un aumento delle tasse, a patto ke non sia generalizzato e che tenga conto di reddito e merito. In questa maniera si va avanti, limitando il pericolo che qualcuno rimanga troppo indietro.
    Non e' perfetto? Lo so. Non e' una soluzione ideale - quella sarebbe avere piu' fondi dallo stato per una migliore universita' pubblica! Ma e' una proposta concreta. xche' a chiedere ai lavoratori dell'universita' di non ricevere stipendio mi sembra darsi la zappa sui piedi, anche loro hanno figli che studiano...

    Sulle domande sulla scuola pubblica: sfondi una porta aperta. questo governo sta facendo macelleria sociale a favore delle sQuole private cattoliche. Bisogna protestare? si! ma bloccare tutto per molto tempo serve a poco...alla gelimini non gliene frega una mazza se gli studenti entrano a scuola o meno! purtroppo...

    RispondiElimina
  38. mi sembro la repubblica con Berluska :)
    La tua non è per niente una proposta concreta alla mia domanda....sarebbe stata una risposta concreta alla TUA domanda...ma alla mia proprio no...tu scrivi che bisogna protestare con la regione e lo stato....ma COME?
    Tu vuoi protestare e nel mentre far finta che niente sia successo, quando già stai tagliando fuori studenti con l'aumento delle tasse, nel mentre un mucchio di precari di ogni ambito universitario ora è a casa perchè licenziato...come la continui la protesta? o è solo un continuare la protesta sino a quando non riesco a prendermi il mio straccio di laurea....poi sò cazzi vostri?

    RispondiElimina
  39. beh ho provato io a dar euna risposta concreta, dato che tu hai sempre evitato di farlo (oppure non ci sei riuscito)

    Mia domanda: dati i tagli a FFO tu i soldi per il prossimo anno per i tutor didattici, per i libri, per le biblioteche da dove li tiri fuori?? proposte concrete.

    Tu, correggimi se sbaglio, proponi di protestare, bloccando l'universita', facendo scioperare i lavoratori dell'universita' fino a quando il governo non da piu' soldi. Corretto?
    Io ti rispondo che non e' una proposta concreta con possibilita' di successo. Scioperare ad oltranza e' un suidicio, c'e' lo hanno insegnato i sindacati britannici contro la Thacher. Avevano ragioni da vendere ma HANNO PERSO.
    Quanti lavoratori pensi che ti seguirebbero con uno sciopero ad oltranza, anche su un motivo giustissimo quale salvaguardare l'universita' pubblica? Io credo molto pochi, se non quasi nessuno...NON SE LO POSSONO PERMETTERE e allora si perde!
    Nel frattempo avremmo contro anche gli studenti che non possono andare a lezione e dare esami. Doppia sconfitta.
    La mia proposta e' di accettare i necessari aumenti di tasse, a tre condizioni: tengano cmq conto del reddito, non siano eccessivi, i soldi siano investiti in servizi per gli studenti. Al tempo stesso andrei sotto casa dal "Cappellaccio" magico della Regione a chiedere soldi per salvaguardare il diritto allo studio degli studenti piu' poveri.
    A cio' si unisce la protesta, anche in piazza, come abbiamo fatto l'anno scorso contro il governo x piu' fondi.
    Vinceremo? Non lo so. Perlomeno contro Santa Maria degli ignoranti non so. Ma credo che con la regione qualcosa di importante la spuntiamo. Risultato: migliorariamo i servizi per gli studenti e la qualita' dell'istruzione, evitando che molti studenti rimangano tagliati fuori.

    ps rimango convinto che uno studente meritevole, a parita' di reddito, debba pagare meno tasse di uno meno meritevole.

    RispondiElimina
  40. Aumentiamo le tasse e poi andiamo a protestare sotto casa di Capellacci? per quanto tempo? con che fine?...hai presente quanti soldi lo Stato ha tagliato alla scuola pubblica? Pensi che la regione possa rimediare ad un taglio del genere? Una regione che ha già dimostrato dove vuole tagliare: salute e cultura!
    Prima accettiamo quello che ci viene imposto dallo stato aumentando le tasse, Melis ti contatterà per capire quanto sia eccessivo il rialzo delle tasse, poi facciamo finta di continuare a protestare...cioè ci comportiamo proprio come una troia (mi scuso con la categoria), prima ci inchiniamo per farcela mettere in culo e mentre ci sfondano gridiamo di fare più piano!
    La mia proposta è assolutamente concreta, può non essere condivisibile ma assolutamente concreta, io ti sto indicando un metodo di lotta. Non è certo che ciò porti a vincere il braccio di ferro con il governo, ma è l'unico modo per non inchinarsi e lasciargli fare quello che vogliono. Tu vuoi una protesta senza protesta....una protesta senza sacrificio non esiste! Quante persone mi seguirebbero? questo è tutto un altro discorso, io ti sto presentando il "MIO" metodo di lotta, che risponde alla tua domanda di dove diavolo tirerei i soldi per pagare i servizi agli studenti. La mia risposta è sempre quella: I soldi li deve tirare fuori lo Stato.
    La lotta ad oltranza è un suicidio? dipende dalla portata dello scipero! Dipende da quanti Atenei si riescono a coinvolgere!
    Nel mentre io continuerò a sprecare il mio tempo libero dando volantini e diffondendo informazioni, ben consapevole che partecipare ad una manifestazione ogni tanto organizzata da qualcun altro è la scelta più comoda che ci sia, è quella finta protesta che ti para il culo e ti fa pure sentire un vero ragazzo impegnato!

    Consapevole che questa discussione potrebbe non finire mai per evidente divergenza di opinione, ti auguro di laurearti in fretta e scordarti tutti questi problemi che riguardano l'università...

    "La rivoluzione? oggi no, domani forse ma dopo domani sicuramente" G.G.

    RispondiElimina
  41. dato ke preferisci offendere piuttosto che ragionare, vai avanti da solo (ke mi vien da ridere...direbbe qulcuno)...vai avanti verso la sconfitta totale...un suggerimento: almeno studiati cosa e' successo nella battaglia fra sindacati britannici e Thatcher the milk snatcher...io nel frattempo cerco di ottiene risultati concreti per l'universita' e gli studenti (oltre a laurearmi rapidamente - i miei non possono mantenermi 6-7 agli studi...)

    RispondiElimina
  42. Ho offeso senza ragionare? se le mie parole ti hanno recato offesa vuol dire che allora il mio ragionamento non era del tutto sbagliato! Ovviamente oltre a gramsci e marx studierò per bene la battaglia tra sindacati e la thatcher così la prossima volta non mi farò cogliere impreparato! Io vado avanti...ma non da solo...sai c'è un collettivo che da almeno 6 anni si occupa di diritto allo studio e delle problematiche riguardanti gli studenti....lo stesso collettivo che ogni volta si spacca il culo a volantinare, scrivere un giornale, e magari organizzare anche quelle comode manifestazioni a cui si può tranquillamente partecipare -sempre dopo aver finito il capitolo di scienze delle finanze però-...nel frattempo, quando otterrai risultati concreti ci risentiremo...sempre se avrò ancora la possibilità di studiare in un'università sempre più elitaria!

    RispondiElimina
  43. ti auguro di farcela, e mi auguro ke gli altri compagni del collettivo siano + preparati di te politicamente, altrimenti sconfitta certa...il cuore e' necessario ma non e' sufficiente, serve preparazione...hasta la victoria..

    RispondiElimina