mercoledì 16 dicembre 2009

TAGLI ALLA DIDATTICA: NON FACCIAMO FINTA DI NIENTE!


Il Ministro Gelmini ha imposto agli Atenei italiani di rivedere nuovamente la loro offerta formativa.

Questo comporterà un peggioramento o un miglioramento della situazione? Valutate voi....

In conseguenza di ciò:

● La triennale in Scienze Politiche passa da Corso di laurea con tre orientamenti ad un corso dal biennio comune e con due indirizzi di specializzazione al terzo anno (politico-internazionale e politico-sociale);

● La magistrale di Governance, che tuttora ha quattro orientamenti, diventa Corso ad indirizzo unico; viene introdotta a fianco ad essa un'altra laurea magistrale, Scienze della Politica, sempre ad indirizzo unico;

● Un Corso di Laurea come Economia e Politiche Europee, che ha ottenuto una certificazione molto importante neanche un mese fa, viene chiuso (rimane solo la sua specialistica, Scienze economiche, che è un Corso Interfacoltà con Economia);

● La triennale di Servizio Sociale e la magistrale di Programmazione dei Servizi Sociali vengono entrambi chiusi, e rischiano l'estinzione a livello nazionale, perché anche le altre Facoltà di Scienze Politiche nel resto d'Italia si stanno comportando come la nostra;

● Tutti i corsi che rimangono (come Amministrazione e Organizzazione e Scienza dell'Amministrazione) devono comunque rivedere il loro piano di studi perché i crediti che gli esami possono avere ora sono 6, 9 o 12, e noi li abbiamo di 5 e 10;



Davanti agli aut-aut del Ministro, la nostra Facoltà è stata costretta a rielaborare la propria offerta formativa in un periodo di tempo brevissimo, lavorando a ritmi frenetici, e senza la tranquillità necessaria ad affrontare una simile prova, di cui non si sentiva proprio la necessità.

L'ultimo Consiglio di Facoltà, che ha approvato questa offerta formativa, ha visto LA DOCENZA FORTEMENTE DIVISA e L'INTERA RAPPRESENTANZA STUDENTESCA CONTRARIA.



Il Ministro Gelmini insiste a dire che questi sono interventi che mirano alla razionalizzazione e all'accreditamento dei Corsi di Studio. A giudicare dagli effetti, non vi sembra che la parola TAGLI possa essere un buon sinonimo di questi provvedimenti?



E questo è solo l'inizio: il disegno di legge Gelmini giace in Parlamento in attesa di essere approvato, pendente sulle nostre teste. Se verrà approvato modificherà l'intera struttura dell'Università italiana, spalancando le porte del Consiglio di amministrazione di ogni Ateneo ad interessi privati e riducendo di fatto gli spazi democratici in esso presenti.

Alcuni dicono che è la fine dell'Università standardizzata, a noi sembra la fine dell'Università e basta... il colpo di grazia di uno stillicidio iniziato più di un decennio fa....



FACCIAMO APPELLO A TUTTI GLI STUDENTI, I RAPPRESENTANTI, I RICERCATORI, LA PRESIDE, I PROFESSORI, PERCHÉ ASSIEME SI ORGANIZZI A GENNAIO UN’ASSEMBLEA DI FACOLTÁ UNITARIA PER RENDERE PARTECIPI TUTTI I COLLEGHI DELLA SITUAZIONE.

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