da infoaut.org:
Un'arriga costruita dai pm Roberto Sparagna e Marcello Maresca che ha del delirante: l'Onda sarebbe un'organizzazione paramilitare, che deve essere fermata attraverso arresti preventivi preposti a bloccare le future discese in piazza del movimento, all'interno del quale ci sarebbero spinte volte a primordiali bande armate...! Un elaborazione teoremica che confermerebbe le parole pronunciate in pompa magna dal procuratore democratico Giancarlo Caselli nella conferenza stampa di lunedi 6 luglio.
Un'operazione che assume toni ancor più grotteschi, anche dinnanzi a quel che l'Onda ha denunciato negli ultimi 10 giorni: 21 arresti propinatati soprattutto contro giovani incensurati, attivati politicamente dal movimento dell'Onda, sulle quali pendono accuse di reato che non giustificano in alcun modo le pesanti misure cautelari prese. Il pm Sparagna ha prospettato per 4 compagni la continuazione della carcerazione, mentre per gli altri agirebbe la meccanica regola di una meno restrittiva condizione, chi è in carcere andrebbe ai domiciliari, chi ai domiciliari all'obbligo di firma.
Lo scenario trovato in aula era anch'esso di non poco rilievo, con celere schierata all'ingresso e agenti della digos sparpagliati dappertutto, prosecuzione del carattere anche mediatico e muscolare dell'operazione Rewind contro l'Onda. Si cerca di intimorire e colpire il movimento, tentando di operare divisioni tra ala buona e ala cattiva, aspirando a metter i bastoni fra le ruote all'unico soggetto politico capace di mettere in difficoltà il governo Berlusconi in autunno, nella preoccupazione di nuove mareggiate esenti da velleità di compatibilità istituzionale e proiettate in una direzione di trasformazione e rottura.
Fuori dal Palagiustizia di Torino, in comtemporanea con il Tribunale del Riesame, si è svolto un presidio di solidarietà con gli arrestati, contro l'operazione Rewind del procuratore Caselli. L'Onda Anomala torinese ha trovato la solidarietà dei tanti che quest'oggi hanno voluto portare la loro presenza contro gli arresti. Anche il movimento No Tav si è fatto trovare pronto all'appuntamento, mentre si prepara il 10° campeggio No Tav a Venaus. I compagni e le compagne di Padova e Venezia dell'Onda sono giunti in delegazione nel capoluogo piemontese per l'udienza ed il presidio. I familiari delle vittime della strage alla Thyssen Krupp, ancora in tribunale per il processo contro i vertici dell'azienda, sono intervenuti al sound system solidariezzando con gli studenti e come la giustizia dell'oggi funzioni sempre all'inverso, assolvendo i responsabili delle brutture di ogni risma e condannando coloro che non vogliono stare al loro posto.
L'Onda non si arresta! Tutti liberi! Subito!